Presentazione Tour de l’Ain 2017

Dall’ 8 al 12 agosto si torna a disputare il Tour de l’Ain 2017. Corsa impegnativa, sulle strade dell’omonimo dipartimento posto non lontanissimo dal territorio svizzero, rappresenta un passaggio importante per gli atleti che lavorano per preparare il finale di stagione. La manifestazione è nata nel 1989 sotto il nome di Prix de l’Amitié, per poi adottare la nomenclatura attuale dal 1992, in concomitanza con l’apertura ai professionisti. Qui la vittoria fu conquistata dal francese Denis Leproux, il quale sancì un dominio transalpino destinato a durare fino al 1997 quando ci fu la vittoria dello statunitense Bobby Julich. L’anno seguente si registrò la prima e unica vittoria italiana, con Cristian Gasperoni che riuscì a precedere il compianto Alessio Galletti. Nel corso delle stagioni, nessuno è stato in grado di replicare un successo, nonostante sul gradino più alto del podio si siano alternati corridori di spessore come Haimar Zubeldia (2010), Andrew Talansky (2012) ed un giovanissimo Romain Bardet (2013). Lo scorso anno il successo andò al giovane talento neerlandese Sam Oomen.

HASHTAG UFFICIALE: #tourdelain

ALBO D’ORO

2016 OOMEN Sam
2015 GENIEZ Alexandre
2014 LINDEMAN Bert-Jan
2013 BARDET Romain
2012 TALANSKY Andrew
2011 MONCOUTIE David
2010 ZUBELDIA Haimar
2009 TAARAMAE Rein
2008 GERDEMANN Linus
2007 GADRET John
2006 DESSEL Cyril

I FAVORITI

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Thibaut Pinot (FDJ) è il nome più importante al via e, nonostante ormai sia agli sgoccioli della propria stagione, ci si aspetta che sia l’uomo di riferimento della corsa. Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale), che qui vinse nel 2015, è l’altro favorito d’obbigo della corsa insieme al neerlandese Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) che torna alle corse in questa occasione poco meno di due mesi dopo il Giro di Svizzera. Brice Feillu (Fortuneo-Oscaro) è un altro corridore importante in corsa per il successo finale, così come Thomas Degand (Wanty-Groupe Gobert), Angel Madrazo (Delko-Marseille Provence KTM) e Julien Loubet (Armée de Terre). Proveranno a dire la loro Julien Antomarchi (Roubaix-Lille Métropole) e Colin Stussi (Roth – Akros). In casa Androni-Sidermec, la squadra punterà alle volate con Francesco Gavazzi e Marco Benfatto e alla classifica generale con Mattia Cattaneo e Rodolfo Torres. Tra le ruote veloci spicca la presenza di Nacer Bouhanni (Cofidis).

IL PERCORSO

La corsa francese guadagna una tappa rispetto all’ultima edizione grazie all’aggiunta di un breve prologo di apertura a Bourg-en-Bresse (3,8 km). La prima tappa in linea, Polliat – Trévoux (141,1 km), seppur quasi del tutto pianeggiante, vedrà i corridori sfidarsi in un leggero arrivo in salita che potrebbe rovinare le ambizioni dei velocisti puri. Dopo aver superato la Ambérieu-en-Bugey – Saint-Vulbas (145,4 km), che non prevede insidie, la terza frazione comincerà a fare sul serio. La Lagnieu – Oyonnax (137,8 km) mette sul piatto ben cinque colli, anche se tutti sotto i 1.000 metri di altitudine. La tappa più impegnativa sarà quindi l’ultima, con le scalate della Côte de Champfromier, Col de Berentin e soprattutto del Col du Grand Colombier dal versante di Lochieu (12,8 km al 6,8%, max 14%). Superato il GPM, mancheranno 21 chilometri di discesa e pianura.

08.08. Prologo: Bourg-en-Bresse – Bourg-en-Bresse (3,8 km)
09.08. Tappa 1: Polliat – Trévoux (141,1 km / 130,3 + 10,8 km)
10.08. Tappa 2: Ambérieu-en-Bugey – Saint-Vulbas (145,4 km / 121,4 + 24,0 km)
11.08. Tappa 3: Lagnieu – Oyonnax (137,8 km)
12.08. Tappa 4: Lélex Monts-Jura – Culoz (111,2 km)
Totale: 539,3 km

MATERIALE TECNICO

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